Sonno polifasico: che cos’è e in cosa consiste

Hai già sentito parlare del sonno polifasico e sei curioso di saperne di più?

Sei nel posto giusto: in questa guida affronteremo il tema a 360 gradi, cercando di capire quali sono le caratteristiche di questo particolare ciclo del sonno, gli eventuali benefici e rischi a cui potrebbe esporci.

Il termine sonno polifasico, coniato dallo psicologo J.S. Szymanski nel primo XX secolo, fa riferimento alla pratica di dormire diverse volte durante la giornata, a differenza del sonno bifasico (due volte al giorno) ed il sonno monofasico (una volta al giorno).

Ma entriamo ora nel vivo della nostra guida: continua nella lettura per saperne di più,

Quello che devi sapere sul sonno polifasico

Il ciclo del sonno è un aspetto importante nella nostra vita, soprattutto se sei uno studente universitario: per questo motivo approfondiremo il tema cercando di rispondere alle domande più frequenti sui “microsonni” e sulla possibilità di dormire in diversi momenti della giornata. Iniziamo subito.

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Definizione

Come abbiamo detto, il sonno polifasico consiste nella pratica di dormire diverse volte nell’arco della giornata.

Il sonno è un processo che varia durante la vita di un essere umano: questo passa dal sonno polifasico del neonato a quello bifasico del bambino (che dorme piuttosto a lungo nel pomeriggio), a quello monofasico circadiano, tarato sul ciclo giorno-notte, dell’adulto.

Infine, in età senile, il sonno monofasico lascia spazio ad un ritmo polifasico ultradiano, ovvero con frequenti riposi diurni.

Fasi del sonno

In generale, il nostro sonno è caratterizzato dal susseguirsi di più fasi:

  • Durante la fase di addormentamento cadiamo in un sonno leggero (fase del sonno 1 e 2);
  • Successivamente passiamo allo stato del sonno profondo (fase del sonno 2 e 4);
  • Infine segue una fase di sonno onirico, la cosiddetta fase REM. REM è l’acronimo di ‘Rapid Eye Movement’, infatti in tale fase gli occhi si muovono dietro le palpebre chiuse.

Un ciclo di sonno profondo e sonno onirico dura circa 90 minuti e si ripete ogni notte dalle quattro alle sei volte. Per questo motivo, se hai un sonno monofasico, è sempre meglio non puntare la sveglia in modo da interrompere un ciclo da 90 minuti.

Caratteristiche del sonno polifasico

Il sonno polifasico non è tutto uguale. Secondo i sostenitori di questa pratica, questa risulta essere efficace perché ridurrebbe il sonno leggero e pesante, lasciando però inalterata la fase REM.

Se ti stai chiedendo se per praticare il sonno polifasico dovresti dormire 3 ore, ti diciamo subito che ne esistono diverse tipologie:

  • Il sonno bifasico, in cui si dorme 2 volte per un totale di 5 ore e mezza;
  • Il sonno Everyman, in cui si dorme 4 volte per un totale di 4 ore e mezza;
  • Il sonno Dymaxion,in cui si dorme 4 volte per un totale di 2 ore;
  • Il sonno Uberman, in cui si dorme 6 volte per un totale di 2 ore.

La fase REM totale, in tutti i tipi di sonno polifasico, è di 2 ore: la stessa che avresti con un riposo da 8 ore normale.

In sintesi, il maggior beneficio che potresti trarre da questa abitudine è quella di guadagnare molto tempo, ottimizzando i processi mentali.

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Rischi

Il tema è molto dibattuto tra gli esperti del settore e in molti hanno provato ad individuare possibili controindicazioni legate al sonno polifasico.

Riassumiamo qui le principali:

  • Secondo alcuni studiosi, durante il sonno profondo il corpo rigenera i tessuti muscolari più velocemente, se sono lesi da qualche trauma. Questi traumi non sono solo infortuni, strappi muscolari e altri eventi dolorosi, ma anche dei semplici allenamenti. Da qui puoi dedurre che, se sei uno sportivo, il sonno polifasico non è la soluzione ideale;
  • Se hai un’infezione in corso, anche un semplice raffreddore, il sonno monofasico ti aiuterà a guarire prima. Questo perché, durante il sonno, compresa la fase di sonno profondo, il corpo ha più energia per combattere le malattie. Il livello di anticorpi e globuli bianchi sale, tanto che ti senti meglio anche durante il giorno.

Dunque, secondo le conclusioni tratte dagli studiosi, è bene evitare il sonno polifasico se pratichi sport a livello agonistico o se hai un’infezione in corso.

Dormire bene: perché è importante

Ora che abbiamo visto in cosa consiste il sonno polifasico, ribadiamo che dormire bene è comunque la priorità da raggiungere, soprattutto per avere la giusta concentrazione per affrontare lo studio.

Tra i benefici di un buon sonno:

  • Aumenta la concentrazione e la memoria;
  • Previene  stress e depressione;
  • Stimola la creatività;
  • Aiuta nel dimagrimento.

Sul sonno polifasico per oggi abbiamo detto tutto: siamo convinti che ora avrai le idee più chiare su questo approccio e saprai valutare con attenzione rischi e possibili opportunità da cui partire per approfondire il tema, anche dal punto di vista accademico.


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