Mentire sul curriculum vitae: perché è una pessima idea
Mentire sul curriculum vitae per trovare un lavoro può sembrare, in apparenza, una scorciatoia facile e innocua da attuare.
Molte persone, pur di trovare lavoro, sono disposte a creare piccole (o grandi) menzogne, pensando che passeranno inosservate.
Purtroppo le cose non stanno affatto così: prima o poi tutti i nodi vengono al pettine, e se per qualche miracolo si viene assunti, poi si dovrà fare i conti con le proprie bugie quando non si riuscirà a fare qualcosa che si era dichiarato di saper fare, o quando si viene smentiti da qualche ricerca più approfondita sul tuo conto.
In genere, le bugie sul curriculum vitae riguardano:
- il proprio titolo di studio
- l’esperienza lavorativa pregressa
- la conoscenza delle lingue
- il reddito lordo percepito annualmente (RAL)
- gli hobby
Le bugie possono essere più o meno grandi, ma comunque non è mai una buona idea rendersi appetibili attraverso questi espedienti. Vediamo le 3 motivazioni per cui non dovresti mentire sul cv!
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Perché è meglio non mentire sul curriculum vitae: ecco i 3 motivi
Mentire sul curriculum vitae è davvero una scelta sensata? Assolutamente no!
Ed ecco che abbiamo 3 motivazioni che ti illustreranno cosa può comportare una bugia nel tuo cv. Di seguito, ti spiegheremo nel dettaglio cosa può comportare una falsificazione di alcuni dettagli sul tuo curriculum.
#1 Quando il datore di lavoro lo scoprirà, potresti perdere il posto di lavoro
Ti sembra una reazione eccessiva? Diciamo che dipende dalla portata della bugia, ma il licenziamento potrebbe essere anche una delle “soluzioni” applicate dal datore di lavoro. Questo per due motivi: il primo, perché il dipendente non riesce a svolgere determinati compiti che aveva dichiarato di essere in grado di fare; secondo, il datore di lavoro sente veramente di essere stato trattato come uno stupido, e questo, compromette il rapporto per sempre.
#2 La tua affidabilità potrebbe venire compromessa
Commettere l’errore di mentire sul proprio curriculum vitae potrebbe costarti caro, se pensi che la tua immagine potrebbe venire danneggiata per sempre.
Venire etichettati come persone poco affidabili rende lavoratori non raccomandabili.
Presupponiamo che tu abbia dichiarato di aver lavorato come manager all’interno di un’agenzia di marketing, quando invece, eri un impiegato.
Quando il nuovo potenziale datore di lavoro verificherà questo dato chiedendo al tuo ex datore di lavoro delle referenze, scoprirà la verità. Non vieni assunto, impari la lezione, ma la prossima volta che ti candidi per un altro colloquio, l’ex datore di lavoro potrebbe avvisare di ciò che era successo la volta prima.
Ecco che è bastata una bugia per pregiudicare tutta la tua carriera.
#3 Mentire sul tuo cv per un’offerta di lavoro della pubblica amministrazione è un reato
Mentire o gonfiare eccessivamente nel tuo cv quando ti applichi per una offerta di lavoro di un’azienda privata, e la tua bugia viene scoperta, in genere potresti perdere il posto di lavoro e fare davvero una brutta figura. Se sei proprio sfortunato, il datore di lavoro privato potrebbe denunciarti e richiedere i danni, chiedendo una restituzione degli stipendi liquidati.
Ma mentire sul curriculum vitae e applicarti per un concorso pubblico, è una situazione molto più grave.
Se fai una violazione delle norme previste, fornendo così dei dati falsi, potresti incappare nel reato di falsità ideologica in atto pubblico e quello di false dichiarazioni sull’identità o su qualità personali proprie, rischiando fino a due anni di reclusione.
Bugie no, ma enfatizzare sì: ecco come spiccare senza dover dichiarare il falso
Potresti vedere i recruiter e i datori di lavoro come macchine che giudicano i candidati in modo spietato. In realtà, stanno solo cercando la persona più adatta a ricoprire un determinato ruolo e sperano di trovare il candidato, o candidata, che potrebbe farlo al meglio.
Ci sarà sempre qualcuno con meno o più qualità di te, o quello che ha scritto un cv più efficiente.
Tuttavia, come abbiamo visto, mentire per cercare di essere assunti a tutti i costi, è controproducente.
Il primo passo è quindi essere onesti. Va benissimo enfatizzare determinate soft skills, ad esempio, ma senza esagerare.
E ovviamente, dipende sempre dal tipo di lavoro per cui ti stai candidando.
Perciò, quando devi enfatizzare, fallo pure, ma sempre in maniera sensata, altrimenti rischi di far perdere tempo agli altri, e tu te la passerai davvero male cercando di coprire le tue lacune.
I recruiter e datori di lavoro comprendono i limiti delle persone, sanno che hanno di fronte a loro esseri umani non perfetti ma che possono sempre migliorare. Mostra il meglio di te, e volenteroso di imparare e migliorarti, e non avrai bisogno di mentire!
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