Teoremi di Euclide e teorema di Pitagora: cosa sono e cosa definiscono
I teoremi di Euclide sono due importanti punti fermi della geometria, che hanno a che fare con il triangolo rettangolo. I due teoremi mettono in relazione le misure dei cateti, dell’ipotenusa e dell’altezza di un triangolo rettangolo con le proiezioni dei cateti sull’ipotenusa.
Euclide fu uno dei massimi esponenti nel campo della geometria piana: con i suoi teoremi, illustrati negli Elementi, ha contribuito in modo sostanziale all’evoluzione della materia e può essere considerato uno dei più brillanti matematici della Grecia antica.
Vediamo ora che cosa ci dicono questi teoremi e quali sono le caratteristiche degli enunciati.
Quello che devi sapere sui teoremi di Euclide
Quali sono le formule del triangolo rettangolo da conoscere? Che cosa significa altezza relativa all’ipotenusa? A queste (e molte altre) domande risponderemo nei prossimi paragrafi della nostra guida dedicata agli studenti dell’Università Niccolò Cusano.
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Premesse: cosa sapere prima di studiare la geometria euclidea
Per comprendere al meglio le nozioni relative ai teoremi di Euclide, dovrai avere ben chiari alcuni concetti fondamentali, senza i quali difficilmente riuscirai ad applicare correttamente questi enunciati.
Tra i prerequisiti includiamo sicuramente:
- Conoscenza del significato di congruenza ed equivalenza;
- Conoscenza e applicazione del Teorema di Pitagora;
- Saper operare con rapporti e proporzioni;
- Conoscenza del concetto di similitudine;
- Conoscenza dei criteri di similitudine dei triangoli.
Il teorema di Pitagora
Il teorema di Pitagora è un costrutto fondamentale della geometria euclidea, attribuibile al matematico Pitagora e citato anche negli Elementi di Euclide. L’enunciato afferma:
In ogni triangolo rettangolo il quadrato costruito sull’ipotenusa è equivalente all’unione dei quadrati costruiti sui cateti.
Oppure:
In ogni triangolo rettangolo l’area del quadrato costruito sull’ipotenusa è uguale alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti
Parlando della sua dimostrazione, dato un triangolo rettangolo di lati a, b e c, ed indicando con c la sua ipotenusa e con a e b i suoi cateti, il teorema si esprime con l’equazione:
- a²+b² = c²
o, esplicitando c:
Le misure dei cateti sono dunque:
-
Primo teorema di Euclide
Abbiamo detto che i teoremi di Euclide si compongono di due enunciati. Iniziamo ora con la dimostrazione del primo teorema di Euclide.
Il primo enunciato afferma che:
In un triangolo rettangolo ogni cateto è medio proporzionale tra l’ipotenusa e la propria proiezione sull’ipotenusa.
Prendendo in esame, dunque, il triangolo rettangolo ABC, rettangolo in A, possiamo stabilire le seguenti proporzioni:
BC : AB = AB : BH
BC : AC = AC : HC
Se applichiamo le proprietà delle proporzioni, possiamo stabilire che il prodotto dei medi è uguale al prodotto degli estremi; da qui deduciamo le seguenti uguaglianze:
AB²= BC * BH
AC² = BC * CH
In sintesi, possiamo affermare che in un triangolo rettangolo il quadrato della misura di un cateto è uguale al prodotto delle misure dell’ipotenusa e della proiezione del cateto stesso sull’ipotenusa.
Secondo teorema di Euclide
Continuiamo la nostra guida illustrando il secondo teorema di Euclide, che afferma che:
In un triangolo rettangolo l’altezza relativa all’ipotenusa è media proporzionale tra le proiezioni dei due cateti sull’ipotenusa
Passiamo ora alla dimostrazione:
BH : AH = AH : HC
Anche in questo caso, possiamo applicare le proprietà delle proporzioni e ricavare la seguente uguaglianza:
Alla luce di questo, possiamo affermare che: in un triangolo rettangolo il quadrato della misura dell’altezza relativa all’ipotenusa è uguale al prodotto delle misure delle proiezioni dei cateti sull’ipotenusa.
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