Cos’è la dipendenza da cibo e come combatterla

Parlando di disturbi alimentari, la dipendenza da cibo è sicuramente uno dei più diffusi. Se hai alle spalle degli studi in psicologia e vorresti operare nella prevenzione delle dipendenze, dovrai assolutamente conoscere tutto ciò che è legato alle dipendenze alimentari, comprese le cause, i sintomi e le modalità di trattamento.

Essere dipendenti dal cibo significa soffrire di un disturbo che comporta un bisogno compulsivo di mangiare, soprattutto quei cibi che offrono una gratificazione particolare. Questo disturbo può causare una serie di patologie collaterali anche gravi e, proprio per questa ragione, è importante prevenire e riconoscere i sintomi con tempestività.

In questa guida dell’Università Niccolò Cusano ti spiegheremo che cos’è la dipendenza da cibo, come si manifesta e come trattarla in modo efficace, accanto al percorso di studi specialistico che può aiutarti ad operare in questo ambito. Se sei pronto, iniziamo subito.

Ossessione per il cibo: cos’è e come trattarla

Disintossicarsi dal cibo è, in un certo senso, l’attività richiesta a chi soffre di un disturbo di dipendenza. Conoscere questo disturbo e saperne cogliere le sfumature è fondamentale per chi si occupa di psicologia e/o educazione e ambisce a diventare uno specialista nel campo.

Continua nella lettura per saperne di più.

Definizione

La prima cosa da dire in questa guida riguarda proprio la definizione di dipendenza da cibo, fondamentale per comprendere l’entità del problema.

Per dipendenza da cibo intendiamo una dipendenza comportamentale che sfocia in un’assunzione incontrollata di cibo particolarmente appetibile.

Questo fenomeno può essere definito anche come binge eating, termine inglese che descrive il mangiare compulsivo mentre si ha la sensazione di non avere più il controllo.

Solitamente chi soffre di binge eating assume un notevole quantitativo di cibo prima di fermarsi; dopo l’abbuffata, il soggetto prova dei sensi di colpa che non sfociano però in atteggiamenti correttivi come il digiuno postumo o l’uso di lassativi.

Mentre disturbi alimentari come la bulimia e l’anoressia sono ben noti al pubblico, la dipendenza da cibo è ancora poco esplorata, seppur diffusa tra la popolazione.

Possiamo dire che un soggetto è affetto da questa dipendenza quando:

  • Il soggetto desidera il cibo in maniera continua e intensa, ma durante il pasto in sé quella gratificazione e quel desiderio scompaiono, lasciando spesso e volentieri spazio al cattivo umore e alla depressione, oltre alla sensazione di sonnolenza
  • Il soggetto pensa costantemente che il cibo sia l’aspetto più gratificante della sua vita ma, allo stesso tempo, si trova a pensare di eliminare il pensiero ossessivo del cibo. In questo modo si creano delle dissonanze che rischiano di condurre all’idea che l’unico modo di sfuggire al cibo sia quello di abbuffarsi e di mangiare in libertà.

Cause

Le cause che portano all’alimentazione incontrollata possono essere molteplici; il supporto terapeutico è estremamente prezioso per individuarle.

In generale, possiamo dire che nella stragrande maggioranza dei casi, la problematica è di natura psicologica. Fattori come lo stress e la cattiva educazione alimentare possono favorire l’insorgenza di questo disturbo.

Manifestazione

I sintomi della dipendenza da cibo sono molteplici e riassumibili in questi punti:

  • Consumo dei pasti molto veloce
  • Continuare a mangiare anche quando ci si sente pieni
  • Mangiare senza avere più la capacità di distinguere tra fame e sazietà
  • Pensare costantemente al cibo e al suo consumo
  • Mangiare in prevalenza da soli
  • Aumento di peso
  • Riduzione della mobilità

Effetti e conseguenze

Le conseguenze della dipendenza da cibo non sono affatto da sottovalutare. L’ossessione per il cibo, infatti, può innescare diverse patologie collaterali anche gravi.

Per cominciare, l’eccessivo consumo di cibo porta a problemi di peso e obesità. L’eccesso di cibo potrebbe provocare ipercolesterolemia, diabete mellito, malattie cardiache, ipertensione arteriosa, sindrome delle apnee nel sonno e depressione maggiore.

Ulteriori effetti collaterali a lungo termine della condizione includono malattie renali, l’artrite, il deterioramento dell’apparato scheletrico e ictus. Nei casi più gravi, l’eccesso di cibo può provocare la morte.

Proprio per i gravi impatti che questo disturbo ha, è fondamentale prevenirlo e trattarlo con la massima tempestività.

Il trattamento

Una soluzione per trattare la dipendenza da cibo è tendenzialmente ricercabile in un approccio psicologico.

Non ci sono farmaci specifici per controllare la dipendenza da cibo e non c’è una terapia standard, poiché per intervenire c’è chiaramente bisogno di un consulto specialistico.

In alcuni casi, antidepressivi e alcuni inibitori della ricaptazione della serotonina possono diminuire gli stati ansiosi che accompagnano l’introduzione di cibo, e permettono di iniziare a lavorare sul problema.

La psicoterapia è estremamente preziosa per risalire alle cause di questa dipendenza e costruire un percorso di disintossicazione dal cibo efficace.

Studiare le dipendenze: il Master Unicusano

Come abbiamo detto, le cause che innescano la dipendenza da cibo sono generalmente di natura psicologica. Se sei un professionista del benessere psichico o un educatore, saper approcciare alle dipendenze è un valore fondamentale del tuo lavoro.

Per specializzarti nel trattamento e nella prevenzione delle dipendenze, abbiamo la soluzione giusta per te: il Master I Livello in Dipendenze patologiche: strategie di intervento e prevenzione.

Il Master Unicusano punta alla formazione di un professionista altamente specializzato in possesso delle competenze psico-pedagogiche atte a promuovere esperienze educative inclusive e favorire l’inserimento, in particolar modo, di tutti quegli studenti che sono a maggior rischio di esclusione per differenze culturali e/o psicofisiche.

Il master offre ai suoi partecipanti la possibilità di acquisire le competenze scientifiche nell’ambito delle dipendenze con particolare riferimento alle analisi dei modelli comportamentali e delle evidenze precliniche, cliniche e socio-assistenziali alla base della comprensione del fenomeno della dipendenza e in particolare delle nuove forme di dipendenze comportamentali.

La didattica del Master, della durata di 1500 ore, viene curata dai massimi esperti in questo campo. La formazione viene erogata in modalità telematica: le lezioni sono presenti online su una piattaforma di e-learning attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Grazie a questa innovativa modalità formativa, potrai seguire le lezioni in qualunque momento, avendo anche la possibilità di conciliare studio e lavoro.

Tra gli argomenti principali trattati nel Master:

  • Aspetti fisici della dipendenza: Dipendenza – Addiction – Craving; Aspetti anatomo-fisiologici delle dipendenze; Eziopatogenesi delle Dipendenze (Aspetti fisiopatologici, neurobiologici e psichiatrici, genetici, tossicologici; Le comorbilità mediche e infettivologiche; Inquadramento psicopatologico delle dipendenze e terapia farmacologica
  • Psicologia dei gruppi e psicologia della dipendenza
  • La dipendenza da sostanze eroina, smart drugs, cocaina
  • La dipendenza da alcol
  • Le dipendenze comportamentali (la dipendenza da gioco d’azzardo patologico (GAP), la dipendenza da internet e le dipendenze sessuali)
  • La dipendenza affettiva
  • La dipendenza dal cibo e i disturbi del comportamento alimentare
  • Prevenzione delle dipendenze patologiche

Per ciascuna tipologia di dipendenza verranno trattati:

  • Aspetti psicologici e psicopatologici
  • Aspetti eziopatologici specifici, clinici, sociali, familiari
  • La valutazione: strumenti e metodi
  • Gli interventi di cura e riabilitativi

Per iscriverti ai nostri Master, compila subito il form e richiedici informazioni.


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